UNA VOCE FUORI DAL CORO …E FIERI DI BATTERCI

FLASH 2020 N 1 – ULTIME NOTIZIE

Al Tavolo nazionale del 27 maggio il pluralismo sindacale è stato un mero optional attivato  con puntigliosa  discrezionalità  da parte del  dirigente delle relazioni sindacali al Mibact.

Un attacco alla democrazia senza precedenti.

Il prof. Benzia, a seguito della nostra indisponibilità a sottoscrivere l’accordo sulle POC (Posizioni Organizzative Complesse) 2020, di fatto NON ha inteso far partecipare al confronto CONFINTESA violando il principio delle  pari opportunità e dignità sindacali.  Evidentemente teme le nostre profonde e scomode ragioni:

  • tutte le remunerazioni che hanno una stretta correlazione sul regolare ed ordinario funzionamento del ns ministero NON devono gravare sul Fondo Risorse Decentrate, ex FUA; dalle POC, alle indennità di funzioni direttive DG Archivi e Biblioteche, ai  progetti Speciali di ogni Direzione, ai diversi tipi e specialità di aperture prolungate dei luoghi della cultura, etc.  Questo fondo alimentato dalle trattenute delle  buste paghe dei lavoratori, ai lavoratori deve tornare e nell’espletamento migliorativo del lavoro ordinario e non facendoglielo rilavorare per l’ennesima volta e né tantomeno destinarlo a  ben  altri scopi!!!!;
  • tutte quelle  attività che continuano in maniera storpiata ed impropria a gravare sul Fondo Risorse Decentrate devono trovare la loro naturale allocazione nella rimodulazione in altri capitoli del Bilancio del nostro dicastero;
  • nulla è dato sapere su come il nostro ministero intenda proseguire con lo smart working nel medio e lungo periodo; il progetto pilota di lavoro agile è terminato a marzo e quello attualmente attivo è correlato al periodo emergenziale Covid,  per il futuro molto prossimo,  buio completo.
  • Le lungaggini burocratiche interne sono sotto gli occhi di tutti, dal ritardo nei pagamenti del conto terzi come per le progressioni economiche e l’empasse per il passaggio fra le diverse aree.      Molti nostri Colleghi “Funzionari Ombra” attendono ancora  invano da quel lontano 2010;  nessuna soluzione  politica o sindacale si paventa all’orizzonte e l’unica rivendicazione attiva e possibile, obbligata, è quella giudiziaria, per vedersi riconosciuto un sacrosanto diritto.

Tutti gli altri sindacati si vanteranno e racconteranno di aver sottoscritto diversi accordi su molte materie, anche in questa occasione. Noi invece non mettiamo la testa nella sabbia dimenticandoci le questioni importanti  che toccano la vita lavorativa di ognuno di noi e che vanno seriamente e definitivamente affrontate.

Lo ricordiamo  in primis a noi stessi, poi a questi roboanti pseudo rappresentanti  dei lavoratori,  nonché  ai vertici del Mibact che non si può più vivere di briciole,  di elemosine e di stenti. 

 Bisogna intervenire radicalmente, una volta per tutte, sul complessivo livello salariale  ed integrativo accessorio, sulle dotazioni e  distribuzione degli  organici nei nostri istituti ormai al collasso,  su tutti i livelli di semplificazione possibile, abbattendo  la zavorra della burocrazia autoreferenziale  e concentrarsi a dare premialità certe e subito, vere e consistenti a chi in questo “Patrimonio  Culturale” il vero petrolio nazionale vi crede e ci lavora e mette a disposizione le proprie alte competenze e  professionalità.

 

Il Coordinatore Beni Culturali  Confintesa FP      

 Giuseppe Zicarelli

 

SCRIVETECI E MANDATECI  le Vostre  Osservazioni  a:      

beniculturali@confintesafp.it

 

 

 

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *