Incontro con il Ministro del 4/4/2019
Il 4 aprile scorso di nuovo il Ministro si confronta con la parte sindacale per presentare la riforma di Ministero.
In questo momento essa è diventata indispensabile, se si vuole riordinare l’organizzazione del MiBAC che presenta delle evidenti anomalie.
E’ giusto in questa fase analizzare i contenuti visto che le misure messe in campo sottendono ad eliminare dei problemi atavici, che sono sotto gli occhi di tutti, che non possono più aspettare.
Confintesa F.P. prima di fare il proprio intervento, sentendosi, come sempre vicina ai lavoratori, apre una parentesi e insiste sul problema dei funzionari ombra.
Ancora una volta si ricorda che nel gruppo ci sono dipendenti che da decine di anni svolgono mansioni ascrivibili alla terza area, ragione che ci ha portato in un passato recente a non firmare accordi per ulteriori concorsi interni se prima non ci fosse stato uno scorrimento delle graduatorie del bando 2007
Prima i compagni di viaggio se si vuole parlare di una normativa che sia a favore e non contro, l’appartenenza ad una comunità è il primo motore, come comunicato al Segretario Generale in questi giorni.
Ora possiamo parlare della riforma:
Vi ricordate i problemi legati alle Soprintendenze? Finalmente si affrontano.
Se non ricordo male tutti esprimevano perplessità per la difficile gestione delle soprintendenze uniche soprattutto in merito alle materie trattate, nella riforma si cerca di fare chiarezza soprattutto quando nascono divergenze.
Un’altra cosa che tutti avevamo richiesto dopo la riforma Franceschini è la riorganizzazione della Dir Gen Biblioteche e Istituti Culturali, togliere le biblioteche dai poli museali e restituirle al loro posto naturale, e cioè alla Dir Biblioteche, risolvendo così anche il problema di quelle annesse ai monumenti nazionali.
Le soprintendenze librarie e archivistiche sono da rafforzare e contribuiscono alla tutela dei beni culturali, sottolineando anche l’annoso problema dell’esportazione e della necessità di rivisitazione delle aree di competenza.
Minore autonomia ai Musei speciali, vedi esempio di Caserta.
In ultimo si vuole costituire anche una direzione Generale contratti che è cosa buona e giusta, infatti da sempre abbiamo riscontrato la necessità per una più rapida capacità di spesa.
Si allegano le slide che non peccano di chiarezza e che comunque saranno riviste con le parti sociali in un tavolo tecnico, necessità riconosciuta da tutti, che dovrà ultimare i lavori in tempi brevissimi per poter inserire queste modifiche nel DPCM in corso di elaborazione.
Confintesa P.A. condivide i principi ispiratori della riforma ne avverte la piena necessità e augura buon lavoro a tutti.
Il Coordinatore Nazionale MiBAC
Sandro Porzia