Preallérta di uno stato di agitazione !!!
A Tutti i Colleghi /e del MIC
Stamani siamo stati convocati con urgenza per un tavolo sindacale nazionale per una informativa sullo Smart Working al Ministero della Cultura relativamente ad una prossima circolare in emanazione da parte del Segretariato Generale il quale ha delegato altri uffici (la DG-OR) a rappresentarne i contenuti e le modalità applicative.
Unanime è stato lo sdegno nel constatare che il Segretario Generale si sia sottratto al civile confronto con le parti sociali ed abbiamo rigettato integralmente sia nel merito che nella forma l’oggetto di tale informativa.
Per dar seguito alle linee di indirizzo contenute nel Decreto Legge 56/2021 art. 1, (lavoro agile) il nostro ministero vorrebbe portare il personale in presenza partendo dalla soglia minima del 70% , una follia bella e buona se si considera l’attuale stato di emergenza sanitaria con le relative problematicità dei nostri istituti e le inevitabili implicazioni con le classificazioni geografiche per l’incidenza pandemica delle nostre regioni ( bianche, gialle, arancioni e rosse).
Per non parlare delle tutele sociali dovute ai colleghi lavoratori fragili ed ai genitori in caso di didattica a distanza, ai pendolari interregionali e di lunga distanza, tutte casistiche che devono essere rigorosamente ricomprese e mantenute nei nuovi provvedimenti adottanti.
Uno smacco anche sul piano formale poiché tutti i protocolli d’intesa siglati, sia per la prevenzione e contrasto del Sars Covid-19 che del Lavoro Agile, prevedono l’attivazione di tavoli di verifica e confronto con le rappresentanze sindacali per addivenire alle migliori condizioni di tutela e della salute dei lavoratori e della continuità dei servizi amministrativi da rendere agli utenti.
Abbiamo chiesto di non emanare tale circolare poiché a nostro avviso in evidente contrasto con lo spirito del recente decreto legge in cui si toglie la vecchia soglia minima imposta del 50% di lavoro agile ma che offre ad ogni singola amministrazione dello Stato una più attenta calibrazione del lavoro smartabile in cui devono essere contemperate, la sicurezza sul luogo di lavoro e i servizi da rendere al cittadino nel quadro epidemiologico geografico specifico di appartenenza con le tutele dovute a tutti i soggetti fragili ed in difficoltà.
Bisogna fare una riorganizzazione scientifica e programmata, graduale, in base alle specifiche rischiosità di ogni singolo istituto e con il personale attivo e disponibile.
Nella sciagurata ipotesi di “forzature” da parte del ministero, abbiamo invitato tutti i sindacati ad una mobilitazione ed unità d’intenti verso una proclamazione di uno stato di agitazione nazionale, perché,
per noi di Confintesa la Sicurezza deve sempre essere al 1° posto !!
Giuseppe Zicarelli
Coordinatore Nazionale Mic Confintesa FP 6 maggio 2021