Incontro con il Ministro Franceschini Nessuna risposta ai problemi dei lavoratori Previsti tagli al FUA. Prepariamoci alla mobilitazione
Oggi abbiamo incontrato il Ministro Franceschini al quale abbiamo posto una serie di urgenti problematiche. Dai pagamenti arretrati, ai tagli al FUA previsti dal Governo, alla riorganizzazione che sta paralizzando le attività del MiBACT, al piano assunzionale, alle prospettive per i lavoratori del MiBACT.
Nessuna risposta ci è stata fornita “solo dei faremo e diremo proporremo al Governo”
Nessuna certezza sui pagamenti del FUA al personale, nessun impegno al previsto taglio del FUA che dovrebbe avvenire in sede di assestamento di bilancio.
Sul piano assunzionale e ai passaggi dei lavoratori delle province, l’Amm.ne ha dichiarato che al momento l’unico “strumento” utile all’Amministrazione per evitare il blocco e ricorrere alla Società ALES. Abbiamo chiesto chiarezza sule procedure adottate dalla ALES e anche sul futuro dei tanti giovani che a vario motivo (stagisti, 500 giovani per la cultura ecc) sono impegnati attualmente nei meccanismi del MiBACT.
Sulla riorganizzazione in atto che sta provocando la quasi totale paralisi amministrativa e organizzativa ( abbiamo presentato un ns. documento che si allega) l’Amm.ne ha dichiarato che deve portare a compimento il “progetto” e che eventualmente si potranno fare dei correttivi tralasciando tutto quello che sta avvenendo sul territorio nazionale.
Insomma il Governo mette a rischio i servizi di tutela e di valorizzazione del nostro patrimonio culturale sulla base di scelte punitive e cervellotiche operate e che sta operando: si prosegue con la politica di tagli indiscriminati e lineari sui servizi pubblici e non si prevede un futuro per il lavoro nella cultura nel nostro paese, tanto sbandierata dal Governo ma poi nei fatti il nulla.
Questa situazione rafforza ancora di più la nostra determinazione nel chiamare alla mobilitazione nazionale il personale del MiBACT con iniziative che saranno messe in campo a partire dal 1 settembre prossimo per rivendicare il diritto alla retribuzione, ad un posto di lavoro degno e al rispetto dell’impegno profuso giornalmente da tutti gli operatori del MiBACT.
Il Coordinatore Nazionale
Renato Petra